Piatto povero per eccellenza, creato da sempre con i ritagli della carne e dei salumi avanzati nelle cucine dei buffet o delle osterie il giorno prima, conosce adesso una seconda giovinezza: l’Associazione cuochi Trieste, guidata da Emilio Cuk lo riconosce organizzando e dando il proprio patrocinio alla manifestazione che si svolgerà alla Sacra Osteria di Campo Marzio il prossimo 28 febbraio.
Il primo concorso della polpetta assommerà un massimo di 50 concorrenti, tra cuochi professionisti e semplici appassionati, impegnati davanti a una giuria composta da uno chef professionista e da altri quattro addetti ai lavori, con le regole del vero e proprio concorso internazionale.
Sarà possibile presentare ogni tipo di impasto base, e ciò significa che possono partecipare indifferentemente composti a base di carne, pesce o verdure, per usare i primi esempi possibili. Ogni concorrente dovrà presentare almeno tre polpette alla giuria (e, se lo ritiene, quante altre ne vuole per un pubblico di estimatori che si annuncia già bellicoso e affamato…) .
Le regole parlano anche dell’obbligatorietà di friggere sul posto le polpette o prepararle al forno per quanti presenteranno la versione, diciamo così, basica. Potranno invece presentarsi direttamente con la pentola, per ovvi motivi di tempo, quelli che abbineranno al piatto un sugo di qualsiasi genere.
Se sulla ricetta ideale il dibattito è aperto da tempo, a inventare ormai sono pochi e c’è adesso una certa curiosità di vedere cosa sapranno tirar fuori i nostri “Masterchef” improvvisati.